La Campania è una regione meravigliosa del Sud Italia. Una terra straordinaria di storia, cultura e tradizioni con mille luoghi da visitare ed infinite attività indoor e outdoor da praticare grazie al clima mite, alla bellezza delle coste, alla ricchezza artistica del territorio. La regione è il luogo ideale per una vacanza-studio all’insegna della cultura e del divertimento. C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire in questa terra meravigliosa affacciata sul Mar Tirreno e baciata dal sole.
Napoli è il capoluogo, una città conosciuta in tutto il mondo per la sua storia, i suoi monumenti e la sua gente ma la Campania non è solo Napoli.
L’intera regione è ricca di luoghi da visitare: Napoli, Caserta, Ercolano, Pompei, Salerno, Paestum, la Costiera Sorrentina, Amalfitana e più a sud quella Cilentana. Ogni luogo ha la sua storia da raccontare.
Pontecagnano Faiano rappresenta una vera e propria culla di storia che parte dall’età del rame e giunge ai giorni nostri. Posizionata sulla fascia costiera che guida il turista da Positano a Paestum passando per Pompei, Pontecagnano rappresenta la quarta P di un’area turistica rinomata della regione campana. Ogni anno migliaia di visitatori transitano attraverso secoli di storia e di cultura visitando i luoghi di questa costa meravigliosa.
In fase preistorica il sito fu abitato dalle popolazioni della cultura del Gaudo tipiche della Campania dell’età del rame. Tra il IX e l’VIII secolo a.C. emergono i classici tratti della Civiltà villanoviana tipici dell’Etruria del tempo che sfociano nel successivo periodo Etrusco, e nel IV secolo a.C. il centro viene a contatto diretto con alcune popolazioni limitrofe (Sanniti, Greci, Lucani).
In seguito la città conosce la civiltà romana; la località di Sant’Antonio a Picenzia, oggi parte integrante del territorio di Pontecagnano Faiano, conserva nel nome la memoria dell’antica PICENTIA, la maggiore città del popolo picentino, distrutta per essersi ribellata a Roma durante la guerra contro Annibale. Nel Medioevo il territorio comunale, data la sua conformazione pianeggiante e paludosa, fu scarsamente popolato e sempre soggetto al feudo di Montecorvino Pugliano che, invece, in quel periodo prosperava sia per la crescita demografica sia per il miglioramento delle condizioni di vita dovute alla bonifica iniziata già con i Borboni.